| |
Un film di Marco Tullio Giordana. Con Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Michela Cescon, Laura Chiatti, Fabrizio Gifuni. continua» «continua Luigi Lo Cascio, Giorgio Colangeli, Omero Antonutti, Thomas Trabacchi, Giorgio Tirabassi, Fausto Russo Alesi, Denis Fasolo, Giorgio Marchesi, Andreapietro Anselmi, Sergio Solli, Antonio Pennarella, Stefano Scandaletti, Giacinto Ferro, Giulia Lazzarini, Benedetta Buccellato, Corrado Invernizzi Drammatico, durata 129 min.- Italia 2012.- 01 Distribution uscita venerdì 30 marzo 2012. MYMONETRO Romanzo di una strage valutazione media: 3,43 su 32 recensioni di critica, pubblico e dizionari. |
Il film è molto interessante e, nello stile di Giordana, ti tiene incollato per più di due ore alla poltrona senza un istante di noia.
Le due cose che mi hanno lasciata perplessa (perplessità condivisa da Mario Calabresi nell’intervista che ho letto dopo aver visto il film) sono: la figura poco umana del commissario Calabresi e la penultima scena del film, quella in cui il commissario Calabresi sceglie quale cravatta indossare.
Il commissario Luigi Calabresi viene presentato come un uomo integro, ottimo servitore dello stato, ma grigio e piatto ad una sola faccia, come se fosse una fotografia.
A ben pensarci, quasi tutti i personaggi mostrano solo un aspetto. Non sono uomini, sono figurine, didascalie. L’unico ad avere lo spessore dell’uomo è Pinelli.
Per quanto riguarda la scena della cravatta, è strana, ti lascia lì un po’disgustato: come mai proprio alla fine di un film così bello, una scena così cretina? L’unica ipotesi che mi viene in mente è che il regista abbia voluto all’ultimo momento dare una pennellata di colore per animare e rendere un po’ più umano questo grigio e piatto personaggio. Ottenendo, però, solo un effetto vagamente derisorio.