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domenica 5 febbraio 2012

Per la serie: recuperi dalla vecchia rana - Cristo o Hitler?

domenica 19 ottobre 2008

Consigli per gli acquisti
Cesare G. Zucconi
"Cristo o Hitler?
Vita del beato Franz Jagerstatter"
Il titolo è quasi irritante nella sua retoricità lapalissiana.
Eppure non è stato così per migliaia di uomini contemporanei di Franz Jagerstatter, che hanno obbedito alla follia nazista professandosi contemporaneamente cristiani.
Molto, molto interessante il personaggio, vale la pena leggere il libro per incontrare questo santo "con le palle".
Infatti, nonostante Zucconi scriva in maniera poco scorrevole e per niente narrativa (sembra più un saggio, tra l'altro poco rivisto dopo la prima stesura), il libro cita numerosissimi brani tratti dai diari e dalle lettere del beato.

Un altro libretto commovente che presenta una gigantessa dalla statura morale inversamente proporzionale a quella fisica, è "Anna Fulgida Bartolacelli - l'ammalato tabernacolo vivente", di Felice Moscone.
Un libro scandaloso, che racconta di una vita veramente scandalosa per la mentalità corrente.
La Bartolacelli, per cui si è aperta la causa di beatificazione ieri, è una modenese morta 15 anni fa a 65 anni; non si era sviluppata normalmente a causa della mancanza di calcio che le procurava un indebolimento dell’intera struttura ossea con numerose e frequenti fratture. Alta solo 60 cm e affetta da nanismo e rachitismo, visse in una piccola carrozzina. Nelle foto appare una figura quasi raccapricciante: un volto di donna in una testa dalle dimensioni normali su un corpo da bambina di 3 anni.
Nel suo testamento spirituale si legge, tra le altre cose:

“Conservate in voi la fede: in essa troverete la forza per superare le inevitabili prove della vita.
Ricordatevi che il dono della fede è grande e vi renderà contenti anche nel dolore e sappiate che esso purifica.
Abbiate un cuore grande per chi soffre più di voi (….).

E adesso per sdrammatizzare un po' vorrei presentare la collana Elf-help delle Paoline.
Io una volta diffidavo molto di questo tipo di libri, mi sembravano cose sciocche e spesso bigotte.
Vuoi che io sia maturata, vuoi che anche io sia diventata bigotta, fatto sta che ora li trovo interessanti e utili: e possono sempre servire per dire a qualcuno che lo pensi, che gli vuoi bene e che desideri rasserenarlo.
In particolare consiglio due titoli di questa collana: "La forza della preghiera" e "Sii buono con te stesso".

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Tettonica (a zolle) era il mio soprannome all'università, tanti e tanti anni fa. Me lo ero affibbiato da sola (trovavo soprannomi per tutti) ed esprime di me l'aspetto fisico (abbondante ovunque, ma soprattutto nella parte superiore). Ho rispolverato questo nomignolo perché ultimamente è aumentata la mia sensazione di vivere in precario equilibrio, o, se volete, di poggiare su una bomba ad orologeria. Che poi sarebbe il mondo in cui viviamo.